In Italia ogni 68 minuti viene diagnosticata una leucemia, ogni 46 un linfoma, ogni 120 un mieloma. E il 2020 non è stato un anno diverso da questo punto di vista perché i tumori del sangue non vanno in lockdown. Ma negli ultimi 15 anni, anche grazie al sostegno di AIL, la ricerca ha fatto passi da gigante e oggi 7 pazienti su 10 affetti da leucemie, linfomi e mieloma riescono a guarire o a cronicizzare la malattia. Questo grazie a  terapie personalizzate e alla medicina di precisione che hanno portato ad una svolta epocale nella cura delle neoplasie ematologiche: ogni tumore è diverso dagli altri non solo per il tipo di organo che colpisce, ma anche per le sue cause genetiche o molecolari. Indagando su queste cause è possibile creare farmaci personalizzati, detti anche “intelligenti”, che colpiscono selettivamente solo le cellule malate e che impattano meno anche sulla qualità di vita del paziente.

L’emergenza sanitaria in atto ha purtroppo portato ad una battuta d’arresto di molti studi clinici perché una parte dei fondi sono stati dirottati verso altre priorità. Ma un Paese senza ricerca è un Paese senza futuro e per questo AIL si impegna ogni giorno affinché anche gli studi innovativi sulla cura dei tumori del sangue non subiscano una battuta d’arresto.  E questo impegno deve continuare!